Hatshepsut

PUNT

A cura di Francesco Alba

Punt era una terra non ben identificata che si ritiene fosse situata nel Sudan orientale (o in Eritrea, o sulle coste della Somalia. . . ), di rilevante importanza in tutte le epoche della Civiltà Egizia per le sue risorse commerciali. Gli Egizi raggiungevano Punt attraversando i Laghi Amari nel Delta orientale in direzione del Mar Rosso o attraverso il Wadi Hammamat, sulla strada di Koptos, verso la città di Kuser sul Mar Rosso. Kuser era dotata di cantieri per la costruzione di imbarcazioni adatte alla navigazione marina (il “Grande “Verde”) e proprio qui venivano allestite le flotte per il viaggio verso Punt.

Punt offriva al commercio prodotti di gran pregio come l’elettro (lega di oro e argento), oro, avorio, mirra, incenso, pelli, bastoni da lancio, prodotti cosmetici, spezie, animali selvatici, resine, ebano e gomme aromatiche. Gli scambi commerciali dell’Egitto con Punt devono essere fatti risalire al regno di Sahura (2458-2446 a.C.) o poco prima. Un documento risalente alla Sesta Dinastia (2323-2150 a.C.) parla di un importante personaggio morto mentre allestiva una flotta commerciale sul Mar Rosso. Pepi II (2246-2152 a.C.) inviò diverse spedizioni verso Punt, chiamata “la Terra del Dio”. La mirra, utilizzata come l’incenso nelle feste e nei riti religiosi, era importata in grandi quantità accuratamente registrate dagli scribi, come risultato di queste imprese commerciali. Alberi di mirra erano anche piantati nei complessi templari.

Durante il Medio Regno, Mentuhotep II (2061-2010 a.C.), Senuosret I (1971-1926 a.C.), Amenemhat II (1929-1892 a.C.) ed altri faraoni inviarono spedizioni verso Punt. Nel Nuovo Regno (1550-1070 a.C.) questi viaggi commerciali vennero incrementati e la figura della regina faraone Hatshepsut, come ben sappiamo, è strettamente legata a queste imprese dove l’abilità marinara si mescolava alla scaltrezza e all’intraprendenza mercantile.

Tuthmosi III (1479-1425 a.C.), Amenhotep III (1391-1353 a.C.), Horemheb (1319-1307 a.C.), Seti I (1306-1290 a.C.), Ramses II (1290-1224 a.C.) e Ramses III (1194-1163 a.C.) inviarono anch’essi delle spedizioni commerciali. Una stele nel tempio funerario di Amenhotep III menziona la terra di Punt. Il Papiro Harris, relativo al periodo storico di Ramses II, offre un’interessante descrizione di questi scambi commerciali. Gente comune e principi di Punt giunsero in visita in Egitto e furono raffigurati nei rilievi del tempio di Hatshepsut, a Deir el-Bahari, come ben descritto nei post di Luisa Bovitutti.

Gli stessi rilievi mostrano i vascelli che fanno vela verso la mitica terra di Punt (ed il rientro in Egitto); scene convenzionali che proseguiranno durante l’Epoca Ramesside.

Punt in . . .lingua geroglifica

Il Paese di Punt:

  • Lo sgabello (Q3); valore fonetico: p
  • La lepre (E34); valore fonetico: wn
  • Onde d’acqua (N35); valore fonetico: n
  • Piccola forma di pane (X1); valore fonetico: t
  • Catena montuosa (N25); ideogramma per terra straniera

Puntiu: il popolo di Punt:

  • Lo sgabello (Q3); valore fonetico: p
  • La lepre (E34); valore fonetico: wn
  • Onde d’acqua (N35); valore fonetico: n
  • La poiana (G4); valore fonetico: tyw
  • Il bastone da lancio (T14); determinativo per “straniero”
  • Divinità seduta (A40); determinativo; Valore fonetico: i. La triplice ripetizione indica pluralità (iw).

Riferimenti:

  • M.R. Bunson Encyclopedia of Ancient Egypt – Revised Edition Facts on File. 2002
  • P. Dickson Dictionary of Middle Egyptian in Gardiner Classification Order. Creative Commons. 2006
  • Gardiner’s Sign List of Egyptian Hieroglyphs (egyptianhieroglyphs.net/gardiners-sign-list/)
Arti e mestieri

I PORTI DEI FARAONI SUL MAR ROSSO

A cura di Sandro Barucci

Si conoscono più porti dei faraoni sul Mar Rosso, possibili basi di partenza per le spedizioni verso sud.

Parliamo qui di due scali che precedono Hatshepshut e di uno suo contemporaneo.

Il più antico porto al mondo, inteso nel senso moderno , con diga foranea, magazzini, locali equipaggi, è Wadi Al Jarf (vedi pianta qui allegata) cui dette grande impulso Snefru attorno al 2600 a.C. Snefru è lo stesso che la Pietra di Palermo cita per l’importazione di legname dal Libano con 40 navi (una rotta di 500 Km da Byblos al Delta). Non sappiamo di quanto si siano spinti verso Sud nel Mar Rosso gli equipaggi di Snefru o del suo successore Cheope, cui appartengono le ultime testimonianze regali in questo porto. Come dice Tallet “siamo autorizzati a domandarci se da qui partirono spedizioni più ambiziose…forse anche verso il lontano paese di Punt “.

Successivamente il porto dei Faraoni diviene Ayn Soukna, più vicino alla capitale Menfi. La prima testimonianza scritta di una spedizione a Punt è ancora dalla Pietra di Palermo e riguarda il faraone Sahura della V Dinastia. La datiamo attorno al 2480 a.C. Sono anche noti i bassorilievi della rampa di accesso alla Piramide di Abusir che commemorano l’evento. L’importanza dei beni esotici arrivati è esplicita nella raffigurazione di Sahura accanto all’albero trapiantato nel suo giardino (nell’immagine).

Le spedizioni nel Mar Rosso verso Sud divengono poi più frequenti. Il porto di partenza per la XII dinastia è Mersa/Wadi Gawasis con svariate testimonianze. Un periodo in cui sembrano arrestarsi è il Secondo Intermedio, finchè il dinamismo di Hatshepsut non rinnova dopo molto tempo questa avventura.

Mersa/Wadi Gawasis è probabilmente il porto di partenza per la spedizione ordinata dalla Regina, anche se in seguito, durante il Nuovo Regno questo scalo è soggetto ad un progressivo insabbiamento e verrà abbandonato. Da qui era semplice raggiungere la capitale Tebe.