A cura di Stefano Argelli


Statua di Chefren assiso ca. 2558-2532 a.C. IV dinastia museo del Cairo Egitto. Misure: 168x57x96 cm


Dettaglio posteriore della statua, con il Dio Horus (falco) che abbraccia il sovrano in segno di protezione.


Statua di Amenemhat III faraone della XII dinastia 1860-1814 a.C. Esposta al museo di San Pietroburgo in Russia. 2 foto.


Nome scientifico: Gneiss anortositico. Comunemente noto come Gneiss di Chefren, (un tipo di Diorite) in onere del faraone Chefren dell’antico regno, IV dinastia 2558-2532 a.C.
Descrizione macroscopica: lo gneiss anortositico è una roccia metamorfica a grana medio-fine, caratterizzata da un alternanza di livelli chiari quarzoso-feldspatici e di livelli più scuro e sottili ricchi di anfibiolo ed epidoto, che determinano una struttura foliata ben visibile a occhio nudo.
Descrizione microscopica: si tratta di una roccia costituita da livelli incolori ricchi di quarzo e plagioclasio r livelli verdi ricchi di anfibiolo con minori epidoto e titanite. In generale i minerali salici incolore presentano una grana maggiore rispetto ai minerali femici colorati. Tale roccia è stata prevalentemente utilizzata per realizzare vasi dal tardo periodo predinastico alla IV dinastia, per scolpire statue nell’Antico Regno e nella XII Dinastia.
Il reperto più famoso scolpito con questa roccia è la statua del faraone Chefren, da cui prende il nome il distretto estrattivo. Dalla metà del III millennio a.C. (Antico Regno) costudita al Museo Egizio del Cairo.
Il pricipale sito estrattivo è nella regione di Toshka, conosciuta come il distretto di Chephren, o di Gebel el-Asr. Circa 65km a nord ovest di Abul Simbel. Da questo distretto furono estratte circa 100 tonnellate di roccia, che venne trasportata lungo una pista nel deserto di circa 30km, fino al Nilo, e da qui per circa 1500km verso nord dove si trovava l’antica capitale Menfi.
Inquadramento geologico: questo gneiss è la roccia più antica dello Scudo Cristallino Arabo- Nubiano di età Archeana (4000-2500 milioni di anni).
Fonte: Museo Egizio di Torino


Re Sahura H. 64 cm 25 3 W. 46 cm D. 41,5 cm secodo sovrano della V dinastia. ca. 2458-2446 a.C. rappresentazione tridimensionale Seduta su un trono, il re è accompagnato da una piccola figura maschile che personifica il V Nomo dell’Alto Egitto (Herui, “I due falchi”). Questa divinità offre il re una croce ankh simbolo di vita. Scultura favolosa! The Met New York