C'era una volta l'Egitto

IL FARAONE SENEDJ (O SENED O SEND)

Di Piero Cargnino

Come abbiamo già citato in precedenti occasioni, e qui non possiamo fare altro che ripeterlo, questo che precede la fine della II dinastia è un periodo molto oscuro dove mancano quasi tutte le notizie storiche ad eccezione dei molti nomi che si trovano su cocci di vasi o su scarse iscrizioni che compaiono su reperti trovati nelle tombe di altri re più o meno coevi.

Senedj, che troviamo anche come Sened, potrebbe essere il quinto re della II dinastia, cosa che possiamo solo supporre mancando la certezza che dopo Ninetjer l’Egitto sia stato diviso in due regni paralleli.

Il nome che viene riportato nelle liste reali stranamente ha il significato di “colui che ha paura”. Nessun serekht appartenente a Senedj è stato ritrovato, con questo nome compare solo nel Canone reale di Torino mentre nelle liste di Abydos e Saqqara è citato come Sendi.

Sesto Africano, che riporta Manetone lo chiama Sethenes e gli assegna 41 anni di regno mentre dal Canone di Torino non è ben chiaro se gliene vengono attribuiti 54 o 70. Troviamo il nome di Senedj associato a quello di Peribsen su di una “falsa porta” conservata al Museo del Cairo.

Secondo molti si può ipotizzare che Senedj sia realmente succeduto a Ninetjer regnando però in contemporanea con Peribsen in un Egitto diviso tra Alto Egitto e Basso Egitto. Nel “Papiro medico” di Berlino Senedj viene indicato come successore di Den. Capire l’esatta successione di Senedj diventa molto complicato e si presta a più ipotesi in quanto le fonti principali indicano un nome ma dai dati archeologici parrebbe essere un altro.

A Giza, nel tempio funerario di Chefren, compare un’iscrizione scolpita su una pietra con il nome di Senedj, probabilmente si tratta di una pietra riutilizzata. 

Di questo sovrano si conosce veramente poco e quel poco è anche complesso. E’ stata rinvenuta una piccola statuetta in bronzo che riproduce un faraone inginocchiato che è stata attribuita a Sanedj.

Fonti e bibliografia:

  • Auguste Mariette, “La table de Saqqarah” nel “Revue Archeologique”, Parigi 1864,
  • Eduars Meyer, “Ägyptische Chronologie”, Berlino 1904
  • Nabil Swelim, “Some problems on the history of the second dynasty”,  1974
  • Maurizio Damiano, “Antico Egitto, lo splendore dell’arte dei faraoni”, Electa, 2001
  • Cimmino Franco, “Dizionario delle dinastie faraoniche” – Bompiani, Milano 2003
  • Mario Tosi, “Dizionario enciclopedico delle divinità dell’antico Egitto”, Ananke, 2012
  • Alan Gardiner, “La civiltà egizia”, Einaudi, Torino 1997
  • Nicolas Grimal,  “Storia dell’antico Egitto”, Laterza, Bari, 1990 Virgilio Ortega, “L’affascinante mondo dell’Antico Egitto” De Agostini, Novara, 1999

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