Di Franca Loi
Le recenti scoperte archeologiche confermano l’importanza del nord nello sviluppo dell’antico Egitto.

Uno dei più antichi insediamenti sviluppatisi nel Delta è il sito preistorico di Merimde, presso il villaggio di Benisalama, a circa 45 chilometri dall’odierna Cairo. La datazione al carbonio consente di affermare che esso fu occupato tra il 4880 a.C. e il 4250 a.C.
Dal 1977 al 1982 fu preso in esame dal team dell’egittologo Josef Eiwanger che portò alla luce tre insediamenti successivi, ed è stato poi investigato dall’egittologa Joanne Rowland, la quale nell’estate del 2014 ha scoperto che era molto più vasto di quanto si pensasse.

L’insediamento più antico risale all’inizio del Neolitico egizio; in esso sono stati rinvenuti vasellame ruvido lucidato e non lucidato con decorazioni a spina di pesce e fondo tondeggiante realizzato senza l’uso del tornio, punte di freccia a forma triangolare e pendenti fatti con conchiglie tipiche del Mar Rosso.

Merimde venne poi abbandonato ed 800 anni dopo nuovamente abitato da una comunità che realizzò complesse strutture in legno e vimini, ceramiche più stabili e grandi e meno decorate, strumenti di selce inseriti in manici di legno, osso e avorio, utensili di osso ed oggetti ornamentali di conchiglia e avorio.

Testa maschile: è una delle più antiche rappresentazioni dell’uomo, capelli e barba venivano realizzati con veri peli umani, un bastone inserito nel foro inferiore ne faceva, forse, un feticcio magico-religiosa o un bastone di potere
Da Merimda; Merimdiano (5100-4100 a.C.)
Terracotta dipinta
Altezza cm 10,3.
Museo Egizio del Cairo, JE 97472
Questi primi insediamenti, per lo più situati lungo le rive dei fiumi, erano ancora di modeste dimensioni, mentre quello portato alla luce negli strati più recenti appare ampio e popoloso: esso consisteva in un grande villaggio di capanne di fango attraversato da strade nel quale vivevano gruppi familiari economicamente indipendenti.

Le ceramiche testimoniano un nuovo gusto estetico. Il vasellame di colore nero si aggiunge a quello più arcaico rosso o grigio ed appaiono nuovi elementi decorativi, tra cui i celebri vasi doppi; le punte di freccia ed i coltelli, le asce ed altri utensili presentano una grande varietà di forme. Si sono rinvenuti inoltre artefatti di osso, palette, macine e teste di mazza.

Gli abitanti di Merimde erano diventati allevatori di bestiame (sono stati rinvenuti resti di manzi, maiali e pecore) ed altresì pescatori e cacciatori di ippopotami, coccodrilli e tartarughe; essi vivevano in tende rotonde fatte di pelli d’animali, che divennero in un secondo tempo capanne di fango e giunco. Il grano veniva immagazzinato in vicini silos fatti di cesti di paglia intonacati d’argilla. Brandelli di stoffa e pesi da fuso indicano che conoscevano la tessitura.
Le loro sepolture sono semplici fosse ovali scavate nella terra, talvolta rivestite di assi di legno, che ospitavano il defunto deposto sul fianco destro, in posizione fetale, avvolto in una stuoia o in un telo di lino, lo sguardo rivolto a ovest oppure a sud-est.
Il corredo funerario, abbastanza modesto, era costituito da vasellame, coltelli di pietra, figurine dal valore apotropaico. Le tombe di Merimde non evidenziano nessuna differenza di classe che faccia pensare a una struttura sociale di tipo gerarchico.
Fonti:
- https://storia-controstoria.org/…/prima-dei-faraoni…/
- https://english.ahram.org.eg/…/Merimde-Beni-Salama-site…
- https://www.ucl.ac.uk/…/digitale…/neolithic/merimde.html
- https://www.ucl.ac.uk/…/digital…://neolithic/merimde.html
- https://ancientegyptonline.co.uk/lower-neolithic/
Foto anche da Wikipedia.