Di Grazia Musso

Necropoli di Sakkara – Prima metà della V Dinastia
Museo Egizio del Cairo JE 30272 = CG 36
La statua, provvista di una base parallelepipeda dipinta di nero, rappresenta uno scriba seduto a terra con le gambe incrociate su cui poggia il rotolo di papiro parzialmente srotolato e tenuto con la mano sinistra.
La mano destra, che doveva tenere uno stilo, è appoggiata all’estremità aperta nell’atto di scrivere.
L’uomo porta una parrucca nera e svasata, che fa da cornice al viso dai lineamenti decisi.
Il volto tondeggiante, ha un’ampia fronte, due grandi occhi incastonati, contornati da un orlo di rame che rende la linea del trucco, il naso è regolare incorniciato alla base da solchi di espressione che si allargano dalle narici verso la bocca tracciata con linee precise.
Una fascia, priva oggi di colore, rivela la presenza di una collana a più fili, al di sotto della quale la pelle, di un arancio carico sul viso e sul collo, si schiarisce sul resto del corpo.
Indossa un gonnellino corto bianco stretto da una cintura dalla quale fuoriesce un lembo.
La parte inferiore del corpo appare meno curata: le gambe sono modellate in maniera sommaria, sono disposte rigidamente.
La posizione da scriba che avrà molto successo nella statutaria dei privati, compare nel corso della IV Dinastia.
Resta purtroppo senza nome il titolare di questa statua.
Fonte: Tesori Egizi nella collezione del Museo Egizio del Cairo – F. Tiradritti, fotografie di Arnaldo De Luca – Edizioni White Star.