Di Grazia Musso

Karnak, Tempio di Amon Ra, cortile della cachette
Scavi di G. Legrain ( 1903-1904) XII Dinastia
Museo Egizio del Cairo.
In un nascondiglio ricavato sotto il cortile antistante il settimo pilone del Tempio di Amon Ra a Karnak, sono state scoperte, all’inizio del XX secolo, parecchie statue di sovrani, privati, divinità oltre a numerosi elementi architettonici, risalenti a un lasso di tempo che va dalla XI Dinastia fino all’epoca Tolemaico.
Tra le opere è venuto alla luce anche un pilastro finemente decorato a rilievi sui quattro lati, fatto scolpire da Sesostri I.

Il pilastro raffigura su ogni lato il faraone abbracciato a una diversa divinità, in posizione di assoluta parità.
Nelle quattro scene, Sesostri I indossa abiti diversi, dalla tunica al semplice gonnellino, ed è ornato da vari copricapi: il nemes, la corona del Basso Egitto o la doppia corona dell’Egitto unificato.

Gli dei con i quali è rappresentato sono Horo di Edfu a testa di falco, Atum di Eliopoli con la doppia corona, Amon di Tebe con la sua tipica corona formata da due alte piume e da Ptah di Menfi con un’aderente calotta sul capo, rappresentato all’interno di un santuario.
I raffinati geroglifici elencano i nomi e i titoli dei personaggi raffigurati, oltre ad augurare vita, stabilità e potere al sovrano di cui compare il nome all’interno dei cartigli.
Come dimostra questo pilastro, durante la XII Dinastia, e in particolare sotto il regno di Sesostri I, l’arte raggiunse uno straordinario livello di purezza ed eleganza di stile.


Nota di Nico Pollone: La rappresentazione di Ptah è quella più rappresentativa. L’abbraccio fa più pensare a un rapporto di affetto personale che a un abbraccio di un dio, affermato peraltro per iscritto:

Fonte:
I Tesori dell’antico Egitto nella collezione del Museo del Cairo – National Geographic – Edizioni White Star