Di Franca Loi

La XII dinastia, “retta dai faraoni di nome Amenemhat e Senusert (Sesostris, nella versione grecizzante), consolida il potere e sviluppa l’arte”.

La successione non fu priva di lotte: i principi del nord, che fino ad allora erano stati tenuti a freno, ripresero le loro velleità desiderosi di raggiungere la loro indipendenza dal potere centrale. Amenemhat I, fondatore della XII dinastia, essendo un grande organizzatore, salì nel Delta e usando anche la maniera forte si servì dei principi fedeli per fronteggiare quelli riluttanti. Bilanciò molto abilmente il potere e all’occorrenza seppe appoggiarsi alla borghesia ed anche al popolo. A lui e ai suoi successori spetto’ il difficile compito di consolidare lo stato appena unificato, di dare nuova credibilità alla funzione regale e di riorganizzare l’amministrazione centrale che per comodità venne spostata al nord dove venne fondata la nuova capitale, Ittaul, che significa ” conquistatore dei due paesi”.

Durante il Medio Regno gli egizi, per difendersi dagli invasori che già dal periodo precedente si erano spinti nel Delta, iniziarono a costruire imponenti fortificazioni lungo le frontiere del Sinai, moltiplicandone poi le spedizioni atte a proteggere e sorvegliare “le numerose miniere di rame e di Turchese sfruttate con grande profitto dallo Stato”. L’alta Nubia fu annessa all’Egitto e si incrementarono intensi i rapporti commerciali con la Fenicia e il Punt.

Si trova nel museo all’aperto del tempio di Karnak a Luxor.
Per quanto riguarda la politica interna, i sovrani si dedicarono a valorizzare il Fayyum che sotto i faraoni della XII dinastia svolse un ruolo importantissimo tanto che vi stabilirono persino le loro residenze. Tutta la cultura ufficiale del tempo manifesta il desiderio di riprendere un discorso che era stato interrotto durante il primo periodo intermedio. Nel campo artistico c’è un ritorno agli stili e proporzioni del passato, ispirati a una ricerca di armonia delle forme e delle figure; anche se la testimonianza architettonica del Medio regno è scarsa è però sufficiente a testimoniarne l’eleganza.

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“Si torna anche a costruire complessi funerari il cui fulcro è rappresentato dalla piramide… e l’arte provinciale continua a sviluppare un proprio linguaggio figurativo, di cui restano splendidi esempi nelle pitture delle tombe di medio e Alto Egitto, in una trasposizione sempre più fedele della natura.

Rovine della piramide di Sesostri II a El-Lahun.
La piramide di Sesostri II fu costruita intorno a una struttura a bracci radiali in pietra calcarea, simile alle strutture iniziali già impiegate in architettura sotto Sesostri I. Invece di utilizzare un riempimento di sassi, fango e malta, Sesostri II optò per i mattoni di fango prima di rivestire la struttura con uno strato di calcare levigato. Le pietre del rivestimento esterno furono incastrate con inserti a coda di rondine, alcuni dei quali esistono tuttora. Intorno al nucleo centrale fu scavata un fossato riempito di sassi e detriti per fungere da trincea drenante. Il rivestimento calcareo si trovava in corrispondenza di questo canale di scolo, segno che Sesostri era preoccupato per i danni provocati dall’acqua. Tale rivestimento calcareo fu poi asportato da Ramses II per impiegarlo nelle proprie costruzioni, e lasciò iscrizioni a testimoniarlo
La maestosità dell’arte di questo periodo raggiunge “vette assolute nella storia della civiltà umana di tutti i tempi…….è l’epoca classica dell’Egitto e ad essa si riferiranno spesso i faraoni delle epoche successive”.
FONTE:
- MAURIZIO DAMIANO- ANTICO EGITTO-ELECTA
- ANTICO EGITTO- LEONARDO ARTE
- FEDERICO A.ARBORIO MELLA-L’EGITTO DEI FARAONI-MURSIA
- FOTO ANCHE DA WIKIPEDIA CON COMMENTO