Di Luisa Bovitutti

Nell’harem o comunque nei quartieri privati reali esisteva una particolare istituzione, chiamata in origine “pr mna(t)”ossia “casa dell’educazione”, in seguito “kap”, che secondo l’ipotesi formulata dall’egittologo francese Bernard Mathieu e generalmente accettata dai suoi colleghi era una scuola palatina dove venivano cresciuti, educati ed istruiti tutti insieme i numerosi figli del re e dei nobili, oltre a giovani di umili origini scelti dal Faraone perché fossero preparati per fare carriera nell’esercito o nell’amministrazione statale.

Il re Thutmosis III con i nemici sconfitti all’esito della battaglia di Megiddo – rilievo del VII pilone del tempio di Amon a Karnak – .
Il principe di Kadesh aveva creato una coalizione di piccoli stati del vicino Oriente, chiamato genericamente “Retenu” dagli Egizi; gli alleati si riunirono a Megiddo e costituirono un esercito con l’intenzione di emanciparsi dal Faraone e cessare il versamento dei tributi.
Thutmosis organizzò un’armata di circa ventimila soldati, attraversò il deserto facendo base a Gaza e si diresse verso Megiddo, scegliendo una strada secondaria che si incuneava in una gola stretta e attraversava le montagne anzichè preferire una strada lunga ma più agevole.
Il nemico fu sorpreso alle spalle, colto impreparato e costretto a fuggire, rifugiandosi entro le mura di Megiddo. Dopo sette mesi di assedio la città cadde, molti dei principi furono catturati e presi in ostaggio per garantirsi l’obbedienza dei sovrani ribelli.
Secondo alcuni autori (gli studiosi francesi Alain Pierre Zivie ed Agnès Cabrol) essi venivano addestrati anche perché componessero un’unità militare o paramilitare specializzata che scendeva in campo solo in particolari occasioni.
La vita comunitaria in accademia, la stessa formazione ed i medesimi principi morali loro inculcati nell’infanzia e nell’adolescenza facevano sì che tra i componenti del kap, tra i quali c’erano il futuro Faraone e molti destinati a far parte della classe dirigente delle Due Terre, si istaurassero solidi vincoli di amicizia e di rispetto, così come con i figli dei capi nubiani e con i principi stranieri, che spesso venivano ivi inviati per avere la migliore educazione, per integrarsi con l’èlite locale e per rafforzare le alleanze che il loro paese aveva stretto con l’Egitto.

La stele di Gebel Barkal, ora a Boston, documenta inoltre l’abitudine di Thutmosis III di portare con sé in Egitto i figli dei capi sconfitti, come ostaggi che sarebbero stati educati nel kap: nel testo è lo stesso sovrano che racconta le sue imprese belliche:
La Mia Maestà viaggiò fino alle estremità dell’Asia (…) ed i nemici l’affrontarono e fuggirono subito, cadendo a mucchi.
Entrarono a Megiddo e la mia Maestà li assediò per sette mesi, finché non ne uscirono implorando (…): “Dacci il tuo respiro, nostro signore! Gli stranieri di Retjenu non si ribelleranno più”.
Allora lo sconfitto ed i principi che erano con lui mandarono alla Mia Maestà tutti i loro figli, con molti tributi d’oro e d’argento, tutti i loro cavalli (…), i loro grandi carri d’oro e d’argento e quelli non decorati, tutti i loro mantelli e i loro archi, le loro frecce e tutte le loro armi (…) che avevano portato con sé per combattere e cospirare contro la Mia Maestà”.

Tomba di Amenhotep detto Hui – TT40 – Cominciò la sua carriera con Amenhotep III e la concluse sotto Tutankhamon, che lo creò vicerè della Nubia. Nei rilievi parietali della sua tomba è raffigurato un viaggio che fece per nave fino a quel paese lontano, dal quale portò i tributi che i capi locali mandavano al Faraone. Tra di essi gli schiavi o prigionieri rappresentati nell’immagine. Particolare è l’immagine della donna, che tiene per mano due bambini e ne tiene una terza in una sacca sulle spalle. Questa bambina ha dei curiosi codini sulla testa.
Alcune stele rinvenute a Karnak ed a Menfi inoltre ricordano che all’esito delle sue campagne asiatiche anche Amenhotep II (a sua volta figlio del kap) condusse con sé in patria i rampolli dei governanti locali sconfitti (nel suo settimo anno di regno il numero incredibile di 232 principi e 323 principesse).
Questi principi stranieri si sarebbero integrati nel tessuto sociale ospitante ricevendo un trattamento degno del loro rango ed in futuro, qualora fossero tornati nel loro paese con ruoli di potere, avrebbero mantenuto un legame indissolubile con la terra che li aveva visti crescere; la presenza ai vertici dell’amministrazione egizia di funzionari di origine straniera ed il loro titolo di “Figli del kap” emergente dagli annali dei predetti sovrani conferma il successo di quell’iniziativa e la piena “egittizzazione” dei giovani ostaggi.

Il rapporto privilegiato che univa il Faraone a questi compagni ed alle figure carismatiche dei suoi maestri emerge da un’iscrizione dalla tomba del generale Amenemhab detto Mahu (TT85), “tenente comandante dei soldati” di Thutmosis III, e che, ormai veterano, venne incaricato di addestrare i giovani del kap nel quale crebbe e fu istruito Amenhotep II e nel quale Baki, moglie di Mahu, già prestava servizio come sovrintendente delle nutrici reali: l’iscrizione riporta le parole con le quali quest’ultimo esalta i pregi dell’anziano generale, braccio destro di Tuthmosis III: “Ho conosciuto la sua tempra quando io ero nel nido e tu (Amenemhab) eri al seguito di (mio) padre”.

Diodoro Siculo nel I secolo a. C. visitò l’Egitto e nel 53 capitolo della sua opera dal titolo Bibliotheca historica ci ha trasmesso un breve testo che narra di come il padre del Faraone Sesostri (XII dinastia – non si sa con esattezza di quale Sesostri si trattasse) avesse organizzato l’educazione del figlio destinato a succedergli:
“Riunendo da tutto l’Egitto i bambini maschi nati nello stesso giorno (di Sesostri, in quanto, evidentemente, ritenuti predestinati) e assegnando loro nutrici e tutori, egli prescrisse a tutti loro la stessa formazione e la stessa educazione, sulla base del fatto che quelli che erano stati allevati in stretta compagnia e avevano goduto dello stesso rapporto franco (con il principe ereditario) sarebbero stati più leali e più coraggiosi quando si fossero trovati a combattere in battaglia. Provvide ampiamente ad ogni loro necessità e poi addestrò i giovani con esercizi incessanti e difficoltà; infatti a nessuno di loro era permesso mangiare qualcosa se prima non avessero corso per 180 stadi…. “
Le prime menzioni esplicite del kap risalgono appunto alla XII dinastia e la sua esistenza è documentata anche nel corso della XIII; successivamente scomparve per poi tornare in auge nel corso della XVII; solo con l’ascesa al trono di Akhenaton perse la sua importanza in quanto egli volle rinnovare i ruoli della burocrazia per riaccentrare il potere nelle sue mani.
I giovani del kap che servendo sotto i suoi predecessori avevano dimostrato sul campo le proprie capacità e che con la loro esperienza avevano garantito una tranquilla transizione da un sovrano all’altro, o coloro che ricoprivano un incarico ereditato da un antenato cresciuto nel kap erano stati sostituiti da personaggi di nuova nomina, scelti direttamente dal sovrano.

E’ comunque un dato di fatto che dopo il periodo amarniano l’accademia palatina perse la sua funzione, poiché ci è pervenuto il nome di un solo giovane del kap vissuto sotto Akhenaton e Tutankhamon (tale Hekanefer), e con Ay ed Horemheb non se ne trova più menzione.
FONTI:
- Les étrangers au sein de l’entourage royal : l’exemple des « enfants du kȝp », Les manifestazioni du pouvoir, colloque de l’AEPOA Montréal du 26 au 28 avril 2018
- FAENZA B., La scuola degli scribi: l’istruzione nell’antico Egitto, in Storica, 9 gennaio 2020, a questo link: https://www.storicang.it/a/scuola-degli-scribi-listruzione-nellantico-egitto_14639
- TESTA P., Lo scriba nell’antico Egitto, in Mediterraneo Antico, a questo link: https://mediterraneoantico.it/…/lo-scriba-nellantico…/
- https://fr.wikipedia.org/wiki/Enfant_du_Kep
- MELTZER E. S., Children of the kap – upwardly mobile, talented youth in the ancient Egypt a questo link:
- https://www.academia.edu/…/Children_of_the_KAP_Upwardly…
- CIMMINO F., Hasepsowe e Tuthmosis III, Rusconi editore, 1994