Mai cosa simile fu fatta, Medio Regno

IL MEDIO REGNO E LA SUA FINE

1650 a.C.

Di Franca Loi

Località dell’Egitto, nel deserto a ovest del Fayyūm, dove sorge un tempio che consta di un corridoio su cui si aprono numerose celle-sacrario. La datazione di questo monumento, assai interessante nella storia dell’architettura egiziana, è spesso riportata all’Antico Regno; ma sembra più probabile si tratti di un edificio della XII dinastia, che riprende, semplificato in alcuni elementi (mancanza del pronao), complicato in altri (molteplicità delle celle), lo schema del tempio di Medīnet Mādi (v.).

I sovrani del Medio Regno avevano intrapreso una energica politica costruttiva, ma delle loro opere oggi conosciamo pochissime vestigia, che comunque sono sufficienti a darci idea della loro eleganza e della loro maestosità.

Il tempio di Medinet Madi fu portato alla luce tra il 1935 e il 1939, cioè fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, da Achille Vogliano. Lo studioso milanese scoprì l’unico tempio di culto del Medio Regno conosciuto finora in Egitto, completo di testi e di sculture, incapsulato e conservato negli ampliamenti fatti durante il periodo tolemaico e romano a sud e a nord della struttura originaria. Il piccolo tempio fu fondato insieme con la città di Gia dal faraone Amenemete III nel II millennio a.C., nel quadro delle misure prese dai sovrani del Medio Regno per accrescere le risorse agricole nel Fayum.

A ricordare le loro piramidi restano i cumuli di mattoni crudi che oggi possiamo vedere tra Dahshur e il Fayyum. Molti templi furono smontati e ricostruiti durante la dinastia tolemaica; si salvarono solamente quelli di Qasr el Sagha e quello di Medinet Madi.

Tempio di Medinet Maadi.
Una veduta della parte tolemaica che precede il tempio del Medio Regno. I faraoni tolemaici continuarono le addizioni frontalmente, con piloni e cortili, e adornando il viale di statue di leoni e di sfingi, come quelle della foto.

Parlando di scultura quella che proviene dal nord è ricca di umanità e dolcezza, quella che proviene da Tebe è caratterizzata da vigore e realismo. Si realizzano anche “tipi di statue con una spiccata preferenza per i modelli aulici. Il corpo è spesso nascosto da vestiti che costringono la scultura in un susseguirsi di figure geometriche”. I sudditi, forse per manifestare fedeltà al sovrano, continuano a farsi ritrarre seguendo i canoni tradizionali della statuaria regale. Quest’epoca è “L’età dell’oro” anche per quanto riguarda la letteratura e l’oreficeria. La XII dinastia, il periodo degli Amenemes, che solo rappresenta tutto il medio regno, resterà agli occhi degli egiziani quello che il secolo di Pericle fu per i greci.

Sfinge di Sesostri III
Il volto, attraverso le palpebre pesanti e i lineamenti scavati, riesce a trasmettere l’idea di una forza interiore ad altri uomini e, al tempo stesso, il peso della responsabilità derivanti dal governo.
The Metropolitan Museum New York

Ukhhotep e famiglia.
Il cosmo Egizio è qui riassunto e simbolizzato dalle due piante araldiche dell’Alto e Basso Egitto (ai lati) e dagli occhi wdiat (in alto); questi quattro simboli racchiudono il gruppo familiare nell’armonia dell’universo.
Il Cairo Museo Egizio

Statua di Khertihotep.


Il personaggio assiso è avvolto in un manto rituale simile a quello del Giubileo reale e per questo simbolo di rinascita.
Questa moda, tipica solo del Medio regno, fornisce da sé un primo elemento di datazione; ma è la pseudo parrucca che ci permette di attribuire un’età più precisa all’opera: è infatti dalla XIII dinastia che si usa questa che in realtà, come lasciano pensare tracce di colore, doveva essere una stoffa che copriva la capigliatura.
Berlino Agyptische Museum

Statua cubo in calcare dipinto di Hotep. La statua a cubo nasce in quest’epoca e ritrae un individuo seduto all’interno di un seggio dagli alti braccioli. Avrà larga fortuna in seguito perché corrisponde al gusto tutto Egizio di racchiudere la figura umana all’interno di un rigido schema geometrico. Il Cairo-Museo Egizio

FONTE:

  • ANTICO EGITTO-MAURIZIO DAMIANO-ELECTA
  • ANTICO EGITTO- GUY RACHET-NEWTON
  • ANTICO EGITTO- LEONARDO
  • ENCICLOPEDIA TRECCANI
  • EGITTOLOGIA UNIVERSITÀ DI PISA

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