Stele

LE STELE ORECCHIO

Di Luisa Bovitutti

Durante il Nuovo Regno queste stele votive erano comuni e recavano scolpito oltre al nome della divinità cui erano dedicate ed al nome dell’offerente anche orecchie umane finalizzate a garantire che le preghiere che ad esse si accompagnavano venissero ascoltate; erano diffuse anche offerte votive con tale forma che venivano presentate al tempio per impetrare l’aiuto di una divinità.

Vedi inoltre: https://laciviltaegizia.org/2023/01/03/la-stele-di-usersatet/

Stele in calcare dedicata ad “Amon Ra, il bel montone”, qui raffigurato come due arieti uno di fronte all’altro in alto. Indossano i due alti pennacchi e gli urei sulla testa. Al centro un braciere e un vaso da libagione.
La persona a sinistra è l’offerente della stele il cui nome è Bay, “Servo nel luogo della verità”, un titolo comune dato agli artigiani che lavoravano nella necropoli tebana durante il Nuovo Regno .
Bay è inginocchiato in adorazione verso tre grandi paia di orecchie tramite le quali Amon-Ra poteva ascoltare le richieste del popolo.
Attualmente al Cairo, da Deir el Medinah
Numero di inventario JE 43566
XX DINASTIA
Altezza 24,5 cm – Larghezza 14,5 cm


Stele di calcare dedicata a Ptah “colui che ascolta” dal mugnaio Mahwia, ora al British Museum di Londra.
La stele era originariamente incisa con quarantaquattro orecchie divise in sei file su ciascun lato della stele, la cui parte superiore e inferiore era composta da tre orecchie e le restanti quattro orecchie. Una colonna di testo al centro contiene una preghiera a Ptah, mentre una riga di testo in basso nomina il dedicatore Mahuia. Il la stele ha perso l’angolo superiore destro e quello inferiore sinistro, entrambi restaurati in epoca moderna. Ci sono tracce di colore rosso in alcune orecchie.
https://www.britishmuseum.org/collection/object/Y_EA1471 


Stele calcarea alta 10 cm. (questa però risalente al Medio Regno) e proveniente da Menfi, dedicata da tale Amenmose a “Ptah-ascoltatore-di-preghiere“, custodita al museo di Manchester.Questa piccola stele di calcare fa parte di una classe di oggetti chiamati “stele dell’orecchio”, comuni nel Nuovo Regno (1550-1069 a.C. circa), e riporta il nome di una divinità a cui è dedicata e dell’uomo che ha realizzato o commissionato. Mostra un paio di orecchie, tra le quali si legge: “Ptah-ascoltatore-di-preghiere (ptH sDm-nH<w>)” . Sotto c’è il nome del donatore: “Made by Amenmose (ir n imn-ms)”.

La stele è stata trovata a Menfi, il cui dio protettore era Ptah. Ptah è la divinità più spesso invocata in questi oggetti, indipendentemente dalla provenienza, per cui forse era considerata particolarmente attenta alle preghiere. Le orecchie consentivano alla divinità di ascoltare le petizioni o le preghiere delle persone. Alcune stele hanno dozzine di orecchie scolpite su di esse, presumibilmente per aumentarne l’efficacia. Date le dimensioni di questa piccola stele (10,2 cm di altezza), penso che una buona analogia per la sua funzione sia quella di un telefono cellulare – con una linea diretta con gli dei.


Amuleto in maiolica blu brillante con funzione di offerta votiva ad Hathor, proveniente da Deir el-Bahari, luogo di culto della dea durante il Nuovo regno, ove questi oggetti vennero rinvenuti in grande quantità; esso è esposto al Jhons Hopkins museum di Baltimora. Numero di accessione: 2034D
Misure: Lunghezza: 3,19 cm; Larghezza: 2,05 cm; Spessore: 0,61 cm
Materiale: maiolica egiziana
Data: XVIII-XXV dinastia, ca. 1550-656 a.C.


Stele dell’orecchio di Ramessumerysutekh – in pietra
Nuovo Regno, XIX dinastia – Met New York
In mostra al Met di New York
Dimensioni: H. 28,5 × W.17,3 × D.13 cm
Numero di accesso: 59.99.1
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/549526

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