Mai cosa simile fu fatta, Statue, XVIII Dinastia

STATUA DI AANEN

Di Grazia Musso

Foto: Patrizia Burlini

Statua di Aanen, secondo sacerdote di Amon
Granodiorite: Nuovo Regno, XVIII dinastia, regno di Amenhotep III (1390-1353 a.C.). Tebe,
Collezione Drovetti (1824)
Dimensioni: 146 x 38,5 x 57 cm
Museo Egizio di Torino , inv.1377

Questa scultura in pietra dura nera (granodiorite), dal viso pur rovinato, di dimensioni leggermente inferiori, com’è consuetudine per le statue di privati mentre i formati maggiori erano riservati a sovrani e dei, ci mostra un dignitario, Aanen secondo sacerdote di Amon, vestito con parrucca, lunga gonna e la pelle di leopardo che contraddistingue certi sacerdoti.

Aanen era un importante personaggio della famiglia reale, essendo fratello della Regina Tiye, quindi zio di Akhenaton.

Le macchie della pelle del leopardo sono rese come stelle, una trasfigurazione che allude alla particolare specializzazione del personaggio, un sacerdote astronomo, come dice l’iscrizione: “uno che conosce la processione del cielo”, cioè i percorsi delle stelle, da cui la trasfigurazione delle macchie di leopardo, rappresentate come stelle.

Oltre a sacerdote di Amon, Aanen era sacerdote Sem nell’Eliopoli del Sud.

L’iscrizione sulla statua evoca esplicitamente gesti propri del ruolo sacerdotale, in particolare la deposizione delle offerte agli dei e la recitazione di preghiere: Aanen è ” uno che mette le cose a posto”, cioè le offerte nel luogo designato, e ” propizia gli dei con la voce”.

Queste affermazioni sono conformi all’ideologia meritocratica dell’epoca : il personaggio deve il suo successo alle sue capacità

Le iscrizioni sul retro della statua – Foto Anna Ferrari

Aanen è cognato del faraone Amenhotep III, il quale aveva sposato Teye, figlia di una importante famiglia di Akhmim nell’Egitto Meridionale, nomi di questo sovrano sono iscritti sull’ornamento che Aanen porta alla cintura, a sottolineare questo stretto legame.

Da un punto di vista storico-artistico, é caratteristica dell’epoca la particolare parrucca a riccioli, mentre la resa degli occhi grandi e oblunghi con contorno, linee del trucco e sopracciglia a rilievo e leggermente inclinati verso il basso è tipica proprio del regno di Amenhotep III.

A livello stilistico la statua di Aanen costituisce, con i suoi volumi morbidi e l’attenta cura per i dettagli un eccellente esempio della raffinata produzione scultore a della XVIII Dinastia, che raggiunse proprio in quel periodo uno dei momenti di maggiore perfezione artistica.

L’ANALISI DELLE ISCRIZIONI

A cura di Nico Pollone

I testi incisi sulla statua sono composti da una colonna verticale sul davanti situata sul gonnellino sotto alla testa del felino.

Due altre colonne sono situate posteriormente su una stele che fa da schienale alla statua.

Cartigli reali sono collocati in diverse parti, due sulla spalla sinistra e due sul pendaglio appeso alla cintura.

Il testo è una raccolta di titoli e mansioni e lo allego al completo.

Fonti:

Museo Egizio di Torino – Printer Trento Srl – Trento – Franco Cosimo Panini

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