Di Livio Secco
No, vi sbagliate. Questa non è un’informativa IKEA, ma è un’integrazione filologica del post odierno di Patrizia Burlini.
La nostra Patrizia riporta alcune bellissime e particolareggiate immagini del sacrario che conteneva i vasi canopi di Tutankhamon nella KV62 che potete vedere QUI.
Come ci fa notare Patrizia, il sacrario è stato montato alterando le istruzioni indicate dai costruttori. Alcune delle pareti sono state scambiate tra loro e poi adattate a martellate perché, ovviamente, non coincidevano perfettamente come era avvenuto nel laboratorio di produzione.
Gli archeologi se ne sono accorti perché sulle componenti erano stati tracciati a mano dei geroglifici con la disposizione dei pezzi.
Patrizia ce ne fa vedere di due tipi.
Dal mio dizionario, che potete trovare qui: https://www.amazon.it/Diziona…/dp/8899334129/ref=sr_1_1…, si evincono i suggerimenti per il corretto montaggio.
Per gli egittologi il mancato rispetto delle istruzioni di montaggio fu dovuto allo spazio angusto in cui si muovevano gli operai addetti alla fornitura della tomba e alla fretta di comporre il corredo funerario di un re morto all’improvviso.
Il punto nero separa le alternative grafiche.