Kemet Djedu

RAHOTEP E NOFRET

Di Livio Secco

La coppia statuaria di Rahotep e Nofret custodita oggi al Museo Egizio del Cairo è un reperto celeberrimo per la riuscita realizzazione tenendo sempre ben presente che si tratta giusto di qualche millennio fa.

Tra tutte le persone incantate ci sono anch’io ed ho pensato bene di trasformarlo in una breve esercitazione del Laboratorio di Filologia Egizia dedicato agli allievi che hanno già frequentato il corso grammaticale.

In ogni caso non fatevi ingannare: è un lavoro di traduzione non impossibile ma certamente non facile. Infatti è ricco di ciò che chiamiamo scrittura difettiva. Per esigenze di spazio, e per le numerose tautologie, le grafie di molti titoli venivano ridotte nel numero dei segni con i quali avrebbero dovuto essere scritte per intero. In contesti ben evidenti, come quelli templari e funerari, non ci sarebbe stato il rischio di errate comprensioni, pertanto si poteva procedere con la tachigrafia delle titolature.

Per chi studia i geroglifici un problema in più che avvalora la sfida di comprenderli.

Come al solito ho aggiunto la riga di lettura in italiano secondo la codifica IPA.


Per coloro che volessero iniziare ad impegnarsi in questa stupenda GINNASTICA INTELLETTUALE non posso che raccomandare il seguente kit completo per l’autodidatta:


Grammatica primo livellohttps://ilmiolibro.kataweb.it/…/guida-pratica-alla…/

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