A cura di Silvia Bovitutti
Questa statua in alabastro, alta m. 2,56, venne rinvenuta nel 1967 nel tempio di Sobek a Dahmsha (ove si allevavano coccodrilli sacri) da operai che stavano scavando un canale; essa si trovava in un pozzo chiuso da una lastra di arenaria che anticamente era stata fatta scivolare al suo posto tramite due rotelle di bronzo.
Sobek, rappresentato antropomorfo ma con testa di coccodrillo, è assiso su di un trono; sul capo porta una corona composta da un modio, due piume, due corna d’ariete orizzontali e un disco solare e sulla fronte un ureo.
Amenhotep III è in piedi accanto al dio ed è rappresentato in scala minore in segno di deferenza e con tratti giovanili. Indossa il nemes, un gonnellino rigido e la barba posticcia.
Sobek distende il braccio sinistro per proteggerlo e con il destro gli avvicina il simbolo Ankh al volto per vivificarlo.
Nel secolo successivo Ramses II usurpò la statua facendovi apporre i cartigli dei propri nomi.
Oggi custodita al Museo di Luxor



