A cura di Andrea Petta
Museo Egizio del Cairo, JE 72163Oro; altezza 26 cm, larghezza 23 cm
Sulla mummia di Sheshonq II è stata ritrovata una maschera funeraria, modellata su una spessa lamina d’oro. Possiamo immaginare che questo fosse il volto del Faraone, ritratto in una posa serena, quasi sorridente. Gli occhi quasi orientaleggianti, la bocca splendidamente modellata piegata in un sorriso ironico, quasi a sfidare la morte.
La maschera ha perso gli occhi e le sopracciglia, probabilmente in ossidiana e pasta vitrea, di cui rimangono gli spazi vuoti. Probabilmente una parte del danno è avvenuta dopo il ritrovamento, a giudicare dalle foto dell’epoca in cui l’occhio destra ed il sopracciglio sinistro mostrano parte della decorazione originale.


La maschera era fissata probabilmente ad un nemes, simile a quello di Tutankhamon, in legno (una bara intermedia andata persa per l’umidità secondo Brunton) oppure in tessuto – e quindi andato comunque perduto – con cinque perni, tre sulla fronte e due vicino alle orecchie. Secondo alcuni studiosi (Ikram; Dodson), la maschera era direttamente agganciata alla mummia, ed il fatto che non porti insegne reali (né avvoltoio ed ureo né barba cerimoniale) indicherebbe che risalga a quando Sheshonq non era ancora salito al trono.
Ad ogni modo, è probabilmente la maschera funeraria più espressiva ritrovata nella necropoli di Tanis

Fonti:
- Pierre Montet, La nécropole royale de Tanis (Parigi, 1951)
- Pierre Montet, Les constructions et le tombeau de Psousennes à Tanis (1951)
- BROEKMAN, GERARD P. F. “FALCON-HEADED COFFINS AND CARTONNAGES.” The Journal of Egyptian Archaeology, vol. 95, [Egypt Exploration Society, Sage Publications, Ltd.], 2009
- Foto: Aidan McRae Thomson, Hans Ollermann, Merja Attia