Di Grazia Musso

La produzione di vasellame in pietra è uno degli elementi caratteristici della cultura egizia pre e Protodinastico.
Il livello raggiunto dagli artigiani dell’epoca era tale da consentire loro di attribuire una grande plasticità anche ai materiali litici più duri e resistenti.
Il vassoio proviene dalla tomba di un funzionario vissuto durante la Seconda Dinastia e riproduce accuratamente un originale in papiro.
L’artigiano non si è limitato a prendere spunto dai fasci di steli, ma ha anche osservato e studiato il loro modo di piegarsi: le delimitazioni tra stelo e stelo procedono per linee ondulate avvicinandosi a riprodurre la differenza di spessore di ogni fusto.
Le corde e i nodi che tengono insieme il cestino sono realizzati con estrema verosimiglianza.

All’estremità di uno dei lati lunghi è inciso il segno geroglifico “oro”, forse riferito a quello che doveva essere contenuto il cestino, in scene di epoche posteriori, soprattutto risalenti al Nuovo Regno, sono raffigurati personaggi nell’atto di presentare o di trasportare oggetti in metallo prezioso in cestini o in vassoi.
È assai probabile che la parola, oro, incisa servisse ad assicurare la presenza del prezioso metallo.
Fonte:
- Tesori egizi nella collezione del Museo Egizio del Cairo – Francesco Tiradritti – Edizioni White Star
- Fotografie: Nico Pollone che ringrazio dell’aiuto.