Di Grazia Musso

Saqqara, Mastaba di Nimaatsed ( D 56) – Scavi di Auguste Mariette ( 1860)
Seconda metà della V Dinastia – Museo Egizio del Cairo CG 133
La scultura rappresenta una doppia immagine del sacerdote e giudice Nimaatsed, legato al culto di Hathor e di Ra nel Tempio Solare di Neferirkata Kakai.
Titoli e nomi sono indicati nella breve iscrizione incisa in bianco sulla base nera su cui appoggiano le due statue e da cui si innalza la lastra dorsale.
L’unica diversità è la lieve differenza di altezza : la figura a sinistra è un po’ più alta.


In entrambe le statue, Nimaatsed è raffigurato nell’usuale atteggiamento della statua incedente, con braccia distese lungo il corpo.
Porta una parrucca nera svasata, piuttosto ricorrente nella statutaria privata di questo periodo, che gli lascia scoperti i lobi delle orecchie e gli incornicia il volto ovale con grandi occhi dipinti.
La bocca, dalle labbra carnose, è ornata da sottili baffi..
Al collo Indossa una collana a più fili, in cui si alternano il bianco e l’azzurro.
Il torso non è molto ampio ha pettorali ben disegnati e si restringe fino alla vita sottile.
Indossa un gonnellino bianco, che giunge al di sopra delle ginocchia, un lembo , ripiegato sul lato destro, è plissettato e dipinto di giallo.


Un’estremità si inserisce al di sotto della cintura e fuoriesce accanto all’ombelico.
Le gambe, benché sottili, mostrano una muscolatura solida.
La pelle è dipinta di un colore ocra deciso.

Nella Mastaba a Saqqara, furono rinvenute da Mariette diverse statue di Nimaatsed, tra le quali questa, che rappresenta un’interessante documento, unendo all’usuale bellezza delle opere di questo periodo, la vivezza dei colori, raramente così ben conservati.
Fonte:
Tesori egizi nella collezione del Museo Egizio del Cairo – F. Tiradritti – fotografie di Arnaldo De Luca – Edizioni White Star