Templi

IL TEMPIO DI DEBOD

Di Francesco Alba

Il tempio di Debod – Fonte: Astelus “it.astelus.com

Il Tempio di Debod è il monumento più antico di Spagna costruito dalla mano dell’uomo. Ubicato in un sito panoramico a ovest della Plaza de España, giunse a Madrid nel 1968 come regalo del Governo Egiziano quale ricompensa per l’aiuto fornito dalla Spagna nel salvataggio dei templi nubiani.

L’edificio sacro si trovava in origine 15 kilometri a sud di Assuan, nella bassa Nubia. La cappella a camera singola dedicato al dio Amon fu eretta da Azekheramun, sovrano meroitico che regnò nella prima metà del terzo secolo a.C., sulle rovine di una struttura templare risalente al Nuovo Regno, presso l’antica Parembole.

Il tempio di Debod – Fonte: Wikimedia Commons

Il tempio fu costruito e decorato sulla base di un progetto similare relativo alla più recente cappella meroitica sulla quale è impostato il tempio di Dakka.

Successivamente, durante il regno di Tolomeo VI Filometore, Tolomeo VIII Evergete II e Tolomeo XII Aulete, esso fu esteso su tutti e quattro i lati per realizzare un tempietto (12 per 15 metri) dedicato a Iside di Philae. Alcune delle sue decorazioni risalgono all’epoca di Tiberio.

Planimetria del tempio di Debod (Fonte: D. Arnold. The Encyclopedia of Ancient Egyptian Architecture)

Partendo dalla banchina, una lunga via processionale conduce al muro di recinzione in pietra attraverso tre portali o piloni in blocchi lapidei ed infine, al tempio vero e proprio. Il pronao, che possedeva quattro colonne con capitelli compositi, crollò nel 1868 ed è andato perso. Dietro questo si trovava il santuario originale di Amon, la sala con la tavola per le offerte ed un più recente santuario con diverse camere laterali ed una scala che conduceva al tetto. Due naos in granito di Tolomeo VIII Evergete II e Tolomeo XIII erano ancora presenti nel santuario nel diciannovesimo secolo. Il tempio fu smantellato nel 1960 e ricostruito nel Parque de Rosales, al centro di Madrid, nel 1972.

Il tempio di Debod in una litografia di David Roberts (1838)

Il tempio di Debod è l’unico, dei quattro templi donati dall’Egitto a paesi stranieri, a trovarsi all’aria aperta, una condizione che lo ha purtroppo esposto, nell’ultimo cinquantennio, alle intemperie, alla contaminazione e al vandalismo.

I tre rimanenti templi di Ellesiya, Dendur e Taffa si trovano invece all’interno di strutture museali dedicate all’arte egizia, distribuite nel mondo. Il tempio di Ellesiya (Tuthmosi III – 1430 a.C.) è considerato una delle stelle del Museo Egizio di Torino e fu donato all’Italia nel 1965. Il tempio di Dendur (Epoca Romana – 15 a.C. circa) mostra i suoi rilievi raffiguranti Osiride e Horus presso il Metropolitan Museum of Art di New York. Il tempio di Taffa (Epoca Romana) fu concesso all’Olanda come riconoscimento per la preziosa opera dell’egittologo Adolf Klanses volta al salvataggio del patrimonio archeologico egiziano. Può essere ammirato presso il Museo Nazionale delle Antichità di Leiden.

Il tempio di Debod – Fonte: Astelus “it.astelus.com

Riferimenti:

  • M. Español. El Templo de Debod: un valioso y descuidado monumento regalado por los egipcios.
  • Egiptología 2.0 N.26 – Mayo de 2022
  • D. Arnold. The Encyclopedia of Ancient Egyptian Architecture. Princeton University Press. 2003

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