Di Grazia Musso

La sovrastruttura dell’edificio funerario presentava pareti inclinate che, una volta terminata la costruzione, venivano levigate. Le zone dedicate al culto si trovavano nella parte orientale della costruzione centrale. Il principale luogo per le offerte funerarie era protetto da un edificio sporgente in mattoni o pietra. In seguito tale luogo sarebbe stato trasferito all’interno della sovrastruttura funeraria. La cappella interna consisteva in origine di una sola camera a forma di “L”.
Il termine “mastaba”, arabo, indica in origine le panche in mattoni crudi che hanno la parte verticale inclinata verso l’alto e che sono costruite contro i muri delle case egiziane e nubiane.
Le mastabe dell’antico Regno formano vaste necropoli di cui le principali sono a Giza, Abur Sir, Sakkara.
La sovrastruttura delle mastade dell’epoca è data da un nucleo in muratura a pianta rettangolare, rivestito di calcare.
Questa sovrastruttura è posta sopra l’imboccatura di un pozzo che sprofonda nella roccia per l’accesso alla substruttura che contiene la camera sotterranea in cui era collocato il sarcofago.
La consuetudine decorativa ha inizio con la rappresentazione di una stele, del defunto seduto davanti a un tavolo su cui sono deposte le offerte.
Le offerta erano deposte vicino al sarcofago custodito nella camera funeraria e non erano destinate direttamente al defunto, rappresentavano una riserva per l’eternità
La nicchia si sviluppò in seguito in una serie di ambienti nel corpo della mastaba, gli esempi più noto della VI Dinastia hanno una distribuzione di ambienti articolata e complessa.
Il serdab è uno dei locali più importanti per la sua funzione magica, contiene la statua del defunto.

Ptahshepses fu giudice in capo e visir sotto Niuserra, di cui sposò la figlia Khamernebty.
Nella sua mastaba, di cui vediamo il cortile circondato da pilastri, troviamo i più antichi esempi di colonna lotiforme. Sullo sfondo si vede la piramide di Niuserra
I rilievi scolpiti sulle pareti dei vari ambienti sono scene di vita quotidiana che ci documentano sulle condizioni materiali dell’Antico Regno : semina, mietitura e battitura del grano e altre attività agricole; preparazione e cottura del pane, preparazione della birra, allevamento del bestiame e preparazione delle carni, scene di caccia e pesca e molte altre, tutte con grande ricchezza di particolari.
Questa ricchezza di temi iconografici condusse a un incremento del numero delle sale e quindi le superfici da decorare.
Dalla metà Dell’Antico Regno le costruzioni funerarie non furono più appannaggio esclusivo dei membri della Corte.
Sull’esempio della necropoli della capitale, ora anche in provincia fu avviata la costruzione di sepolture monumentali.
Dove il terreno non consentiva di erigere mastabe, queste vennero sostituite da tombe rupestri.
Fonti
Antico Egitto di Maurizio Damiano – Electra
Egitto la terra dei Faraoni – Regine Schulz, Matthias Seidel – Konemann