Scrittura, Tutankhamon

IL PETTORALE “PARLANTE”

A cura del Docente Livio Secco

Oro, Corniola, Turchese, Feldspato Verde, Lapislazzuli, Calcite.
Dimensioni: Altezza 9 cm; Larghezza 10,5 cm – Museo Egizio del Cairo, JE 61886

L’oggetto di cui vogliamo parlare è un prodotto di oreficeria indubbiamente di altissima qualità artistica. Carter lo trovò, insieme ad altri, in un piccolo cofano decorato da numerosissimi intarsi e rivestito di avorio ed ebano.

Se diamo retta alle iscrizioni ieratiche esterne, una vera e propria etichetta, il cofanetto doveva essere pieno di altri monili utilizzati durante le cerimonie di preparazione e di inumazione. È interessante capire che questi manufatti non furono prodotti per l’evento funebre, ma erano di sicura dotazione del re durante la sua esistenza. Quindi certamente indossati molte volte.

Riflettendoci bene ci viene da pensare che se un simile gioiello fu “scartato” dai ladri durante la seconda intrusione, quelli portati via erano indubbiamente molto più pregiati e più preziosi di questo. Il che, ovviamente, ci lascia allibiti.

Questo monile è un pettorale pur non essendo di grandi dimensioni. La sua altezza è di soli 9 cm mentre la sua larghezza è di 10,5 cm. Esattamente dietro il particolare tondo rosso c’è un gancio a forma tubolare che serviva per sospenderlo ad una catena presumibilmente d’oro anch’essa.

Ciò che diversifica questo gioielli da tanti altri è che, ad una attenta analisi filologica, esso si può scomporre in quattro parti.
Lo scarabeo, i tre tratti verticali sotto di esso, il cestino senza manico posto sul fondo e il disco solare sulla testa del coleottero.
Questi quattro particolari hanno tutti una fonia nella grammatica egizia.
1) Lo scarabeo è il trilittero xpr [keper]
2) I tre tratti verticali sono il monolittero [u], suffisso del plurale che si riallaccia allo scarabeo facendolo pronunciare xprw [keperu]
3) Il cestino senza manico è il bilittero nb [neb]
4) Il disco solare è il bilittero ra [ra]
Agli egittofili più attenti non sarà sfuggito che il monile è parlante nella misura in cui, per quanto specificato sopra, lo si può leggere:
nb-xprw-ra [neb-keperu-ra].

Si tratta del IV Protocollo Reale, il nome di intronizzazione di Tutankahmon, il nome con il quale la diplomazia internazionale lo identificava e con il quale era conosciuto all’estero.
Il suo significato, ma lo abbiamo già esposto in un post precedente, era RA È IL SIGNORE DELLE MANIFESTAZIONI.

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