Di Franca Loi
Sesotri I (Senusert I) fu un grande costruttore: i suoi edifici li troviamo in ben 35 siti, escludendo la piramide che fece costruire a Lisht, a sud di quella di Amenemhat I, suo padre.
Vicino alla Piramide di Sesostri “c’erano altre nove piccole piramidi, esse appartenevano alle donne della famiglia reale, tra cui la sposa del monarca, Neferu III e le sue figlie “.
Scegliendo come nome di incoronazione Neferkara e facendo ricostruire il tempio di Atum-Ra di Heliopolis si riallacciò alla tradizione eliopolita. Costruì e ricostrui’ un po’ dappertutto, non trascurando la zona di Karnak.
Molti edifici sacri del Medio Regno furono in età successiva demoliti da altri monarchi e “riutilizzati come materiale da costruzione come è il caso del ritrovamento, intorno al 1920,nelle fondazioni del terzo pilone a Karnak, di un chiosco di calcare bianco che Sesostri I aveva fatto costruire in commemorazione rievocativa delle cerimonie relative al suo Giubileo.”
La cosiddetta “cappella bianca” come noi ora la vediamo, è stata ricostruita da Henry Chevrier negli anni ’30 dello scorso secolo.

La cappella bianca di Sesostri I, secondo faraone della XII dinastia.
Si trova nel museo all’aperto del tempio di Karnak a Luxor.
Il tempietto è veramente splendido e di grandissimo interesse perchè sulle sue pareti, insieme a magnifici geroglifici che spiegano i riti della festa Sed, è rappresentata una lista dei nomi dell’Egitto, cioè delle province amministrative in cui il paese era diviso fin dall’antichità.
Il tutto è caratterizzato da una squisita eleganza e da un’ armonia che ne fa uno dei tesori dell’arte egizia.

L’ingresso della cappella.
In origine essa era forse una stazione di sosta della barca sacra ed era stata costruita per festeggiare la prima festa Sed del monarca.
Durante il regno di Amenofi III, nella XVIII dinastia, i suoi blocchi furono utilizzati come materiale di riempimento del terzo pilone del tempio di Karnak.
Furono ritrovati soltanto quando si effettuarono i lavori di restauro del suddetto pilone.

LA FACCIATA EST: ingresso
La facciata est è quella che normalmente si vede durante le visite al museo all’aperto di Karnak
Il portale è costituito da due pilastri e da una architrave. I pilastri riportano il medesimo testo scritto su due colonne; sull’architrave si trovano due righe di testo ed un grande Horo alato.
Pilastro:1-2
1 Le due Signore: ankhmesut (vivente di nascite); Horo d’oro: ankhmesut (vivente di nascite) ; Figlio di Ra Sesostri, dotato di ogni vita, di ogni stabilità potere e salute, Vivo in eterno
2 Horo: ankhmesut (vivente di nascite); Re dell’alto e basso Egitto Kheperkara, amato da Amon Ra che ha autorità sulle due terre, Vivo in eterno
Architrave: 1-2
1 (L’Horo di) Behdet, dio grande dalle piume colorate, signore del cielo
2 Vivo Figlio di Ra Sesostri, amato da Amon Ra Vivo in eterno

LA FACCIATA EST: Lato Nord
La foto mostra il lato nord della facciata est. E’ composto da una parte superiore che sovrasta un pilastro d’angolo e da una base che presenta parecchie lacune nelle scritte.
Facciata est nord: parte superiore e base: 1-2
1 Vivo: Horo: ankhmesut; Re dell’Alto e Basso Egitto Khepekara, amato da Amon-Ra re delle due terre
2 Le due Signore: ankhmesut, dio buono, signore dei riti, Figlio di Ra: Sesostri, vivo in eterno

Il pilastro Est-Nord
Su questo pilastro, partendo dall’alto, troviamo una scritta che sovrasta un avvoltoio volteggiante in un cielo stellato con negli artigli il simbolo .
Al di sotto vi è un testo scritto su quattro colonne e sotto ancora il dio Amon in forma di Min e il faraone Sesostri. La divinità ha le spalle rivolte verso l’ingresso per indicare che è già all’interno della cappella. Egli accoglie il faraone che si presenta a lui recitando quattro volte la preghiera : (dwA nTr sp jfdw: pregare il dio quattro volte). Sotto tutto ciò è inciso un testo geroglifico di due righe.
Fonte:
- C.ALFRED: GLI EGIZIANI-3 MILLENNI DI CIVILTÀ- NEWTON COMPTON EDITORI
- ANTICO EGITTO-MAURIZIO DAMIANO-ELECTA
- cartiglio.it/graffiti: cappella bianca Sesostri I
- EGITTO- DE AGOSTINI