Di Patrizia Burlini
Grazia Musso ci ha parlato del pyramidion dello scriba Ramose qui: https://laciviltaegizia.org/2023/01/04/il-pyramidion-di-ramose/.
Il pyramidion, rappresentante il ciclo solare, si trovava in cima alla piramide di mattoni che sormontava la cappella di una delle tombe di Ramose.
Ramose fu un influente personaggio della XIX Dinastia, tanto importante da risultare titolare di ben 3 tombe a Deir-el-Medina (TT7, TT212,TT250) e rappresentato o citato in oltre 100 monumenti, un caso più unico che raro.
A Deir-el-Medina era ricordato come l’uomo più ricco che avesse mai vissuto al villaggio.
Ramose fu quindi un personaggio importante ed in evidenza, ma, con suo grande rammarico , non riuscì ad avere figli dalla moglie Mutemwia. Sembra quindi che Ramose risolse il problema adottando un ragazzo di nome Kenherkhepeshef, com’è testimoniato dalla tavola delle offerte E13998 conservata al Louvre.

“Lo scriba nel luogo della verità, Ramose, giustificato (lett. “giusto di voce”, quindi “defunto”); suo figlio, lo scriba Kenherkhepeshef, il cui padre era Panakht “.
Prima di arrivare a questo gesto estremo, la coppia aveva effettuato varie donazioni a numerose dee della fertilità, tra cui Hathor, Taueret, e anche divinità straniere, come la dea asiatica dell’amore, Qadesh. Una magnifica stele votiva è conservata a Torino (50066), dove si vedono la dea Qadesh nuda sopra un leone (animale che la rappresentava ) assieme agli dei Min (itifallico) e Reshef , con la scimitarra

Nel registro inferiore Ramose e Mutemwia pregano gli dei.
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Fonti:
- Projetrosette.info
- Museo egizio di Torino. 2015
- Osisrisnet.net
3 pensieri su “RAMOSE: UN PYRAMIDION, LE STELE E UN’ADOZIONE”