Di Grazia Musso

Deir el-Bahari, Tempio funerario di Hatshepsut
Museo Egizio del Cairo – JE 53113

Il corpo leonino ha una postura regolare: le zampe anteriori sono proteste in avanti e le posteriori parzialmente coperte dalla coda che si avvolge intorno alla coscia destra.
La testa, coperta come di consueto dal nemes, presenta un’ampia criniera con riccioli incisi, che termina con un codino sul dorso; è inoltre completata da una barba posticcia e da una corona di crine che circonda il viso dai tratti femminili della regina.
Il volto di Hatshepsut, a causa del l’ampia criniera, appare piccolo e molto raffinato.

La femminilità dei lineamenti é in parte contrastata dalla scelta dei colori che richiamano la natura divina di ogni faraone: il giallo-oro e il blu lapislazzuli.
Sul petto, sotto la barba, si legge un’iscrizione verticale protetta dal simbolo del cielo, che scende fin sulla base, tra le zampe anteriori :
“Maatkara , il nome di incoronazione, amata da Amon, dotata di vita eternamente”.

Della regina si sono conservate numerose sfingi di pietra di varie dimensioni, molte delle quali provengono da tempio di Deir el-Bahari.
Un viale di sfingi di notevoli dimensioni fiancheggiava la rampa che dalla stazione intermedia conduceva all’entrata del tempio.
Questa sfinge doveva invece far parte di un gruppo di sfingi più piccole disposte lungo i viali processionali interni al tempio stesso e in alcune nicchie della terrazza superiore.
Fonte
Tesoro egizi del Museo del Cairo – Rosanna Pirelli – Edizioni White Star