Di Grazia Musso

Museo Egizio di Torino
Collezione Drovetti – C. 3107
L’arte Egizia ha prodotto una notevole quantità di opere raffiguranti i bambini, sia che essi fossero discendenti della casa reale, sia che appartenessero a semplici famiglie di artigiani.
I bambini sono stati effigiato in statue, rilievi e pitture dove mostrano spesso alcuni elementi stereotipati tipici dell’infanzia.
Una delle più raffinate immagini di questo tipo è costituita dalla statuina lignea di una bambina di nome Nefertmaau, proveniente dalla necropoli tebana.
La fanciulla accenna a un piccolo passo in avanti che sembra nascondere la timidezza e il pudore tipici della sua giovane età.

Il corpo, ben modellato nel legno, è impreziosito da alcune parti dorate e la piccola cintura intorno ai fianchi, che sottolinea il consueto ornamento delle bambine.
I corredi funerari femminili hanno restituito diversi esemplari di cinture, alcune delle quali provenienti da contesti principeschi e di raffinata fattura, usate per scopo puramente ornamentale.
Il modello indossato da Nefertmaau scende leggermente sulle natiche e doveva essere piuttosto semplice.

Una particolare attenzione è stata rivolta anche alla resa del volto e dell’acconciatura.
Gli occhi, dipinti di nero, conferiscono vivacità allo sguardo, mentre i capelli, parzialmente rasati sul retro, sono caratterizzati da una frangia a ciocche e dalla treccia laterale, tipico emblema dei bambini Egizi.

La statuina è fissata su una base su cui sono riportate due brevi trascrizioni contenenti il nome della madre e il nome di questa fanciulla ritratta da un anonimo artigiano che così l’ha resa immortale.

Fonte
I Grandi Musei – Il Museo Egizio di Torino -Electa
Foto: Museo Egizio di Torino