Mai cosa simile fu fatta, Obelischi, XIX Dinastia

L’OBELISCO DI SETI I A ROMA

Di Franca Loi

L’obelisco di Seti I in tutta la sua bellezza!

L’obelisco che si innalza a Roma in Piazza del Popolo fu realizzato parzialmente da Seti I e completato da Ramses II per il tempio del Sole di Eliopoli, come riporta l’iscrizione geroglifica sul lato occidentale: “(Seti..)che riempie Eliopoli di obelischi affinché i raggi possano illuminare il tempio di Ra…..”

Nell’anno 10 a.C. l’imperatore Cesare Augusto ne ordinò il trasporto a Roma, a commemorazione della conquista dell’Egitto, e venne sistemato al centro del Circo Massimo, per essere utilizzato come spina.

Ricostruzione del Circo Massimo
La forma di questo Circo era d’un quadrato bislungo, da una parte però circolare, tutto all’intorno ornato di magnifici portici, e di due ordini di sedili.
La sua lunghezza era di 2187 palmi, e di 960 la larghezza, capace di contenere cento cinquanta mila spettatori;e secondo altri fino al numero di trecento mila.
Nel mezzo del Circo eravi una lunga, e larga muraglia, detta Spina, intorno a cui si correva, e sopra cui erano due Obelischi, e diversi Tempietti.
Questo celebre Circo fu accresciuto, e adornato da Giulio Cesare, e da Augusto che vi collocò l’Obelisco, esistente ora sulla piazza del Popolo. Dipoi essendosi abbruciato nell’incendio Neroniano, fu rifatto più ampio, e più bello da Domiziano, e da Trajano. Finalmente l’Imperador Costanzo vi eresse il secondo Obelisco, ch’era molto più grande del primo, ch’ è quello medesimo, che in oggi si vede sulla piazza del Laterano.”
Antica Stampa del Circo Massimo

Fu il primo ad essere portato dall’Egitto a Roma e questa operazione fu talmente grandiosa che la nave, costruita appositamente per il trasporto, fu esposta per anni al pubblico finché non fu distrutta da un incendio.

Augusto decise di mantenere l’originaria dedica del monumento al sole, che per i romani e i greci corrispondeva ad Apollo, la divinità tutelare dell’imperatore, e fece aggiungere due dediche identiche incise sui lati a nord e a sud della base.

Augusto decise di mantenere la originaria dedica del monumento al Sole, che per i romani e i greci corrispondeva ad Apollo, la divinità tu telare dell’imperatore, e fece aggiungere due dediche identiche incise sui lati a nord e a sud della base: “Imp. Caesar Divi F. Augustus Pontifex Maximus Imp. XII Cos. XI Trib. Pot. XIV Aegypto In Potestatem Populi Romani Redact. Soli Donum Dedit”, trad. “L’imperatore Augusto, figlio del divino Cesare, pontefice massimo, imperatore per la dodicesima volta, console per l’undicesima volta, che ha rivestito la potestà tribunizia per quattordici volte, avendo ridotto l’Egitto in possesso del popolo romano, diede in dono al sole”.

Nel IV secolo era ancora in piedi ma in seguito se ne perse la memoria per circa un millennio. Probabilmente fu abbattuto durante le invasioni barbariche; sepolto dai detriti, nel secolo XVI ne furono rinvenuti alcuni frammenti, ma solo con Sisto V fu fatta una seria campagna di scavo. Dopo molte indecisioni l’obelisco,per volere del papa, fu collocato al centro di Piazza del Popolo ad opera di Domenico Fontana, nel 1589.

Piazza del Popolo a Roma

È alto 25,90 m, con un basamento a croce raggiunge i 36,50 m. ed è in granito rosso.

Nel 1823 Giuseppe Valadier lo completò con una base a quattro vasche circolari e altrettanti leoni in pietra, in stile egizio, per ordine del Papa Leone XII.

Uno dei leoni che completano la base dell’obelisco
Gli storici geroglifici

Cliccare sulle foto per una visione migliore.

FONTE:

  • Conosci te stesso
  • Roma mia
  • Romano impero
  • Wikipedia
  • prolocoroma
  • Buonoasapersi

Foto: Patrizia Burlini

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