Di Luisa Bovitutti

Questa magnifica statua in granito, oggi conservata al museo del Cairo, è alta 2,52 m e rappresenta il dio Khonsu con le fattezze di Tutankhamon, anche se inizialmente gli studiosi ritennero trattarsi di Horemheb. Essa venne alla luce in pezzi alla fine del XIX secolo sotto la pavimentazione del tempio che Ramses III dedicò alla triade tebana formata da Amon, Mut e Khonsu nell’area del recinto di Amon a Karnak, e probabilmente arredava un santuario preesistente costruito o abbellito da Tutankhamon.

Il dio è in piedi, ha forma vagamente mummiforme e tratti infantili; dal copricapo decorato con un ureo fuoriesce la treccia laterale. Egli porta la barba posticcia, un ampio collare ousehk ed una collana spessa dotata di contrappeso, rigata nella parte centrale e costituita nel resto da una fila di perle rotonde. Le braccia sono incrociate sotto il petto e le mani sovrapposte stringono oltre al flagello ed allo scettro uncinato un lungo scettro formato dai segni ouas, ankh e djed.
La base, arrotondata nella parte anteriore, e il pilastro dorsale non recano alcuna iscrizione
