Mai cosa simile fu fatta

LE PUNTE DI FRECCIA

Di Andrea Petta

Una breve carrellata sulle punte di freccia citate da Grazia Musso nelle origini dell’arte egizia.

Come vedrete, la maggior parte delle punte sono in selce a base concava e sono spesso dette “tipo Fayyum” perché la maggior parte di esse è stata ritrovata in quella zona, che abbiamo già “conosciuto” per i ritratti dell’epoca romana.

La selce, che può sembrare un materiale “povero” rispetto al metallo, ha in realtà una serie di vantaggi:

  • si trovava abbastanza facilmente ed era facile da lavorare
  • era leggera da trasportare
  • la punta si spezzava facilmente a contatto con la preda, causando ferite più gravi

Il bordo laterale di queste punte può essere dritto o arrotondato, indifferentemente, ed è spesso seghettato. Compaiono dall’inizio del Neolitico e dureranno fino al periodo romano per la caccia, mentre per l’uso bellico verranno rimpiazzate dalle punte in metallo.

Alcune sono state ritrovate nel sito predinastico di Ieracompoli, che ci sta illustrando Ivo Prezioso nella sua rubrica dedicata ai siti predinastici.

Una curiosità: le punte di freccia del Museum of Fine Arts di Boston sono state acquistate per il Museo da Lythgoe (per 4 sterline e 12 scellini, nota di cronaca) e provengono da quel Mohamed Mohassib che fu anche il “ricettatore” coinvolto nel Tesoro delle Tre Mogli Straniere di Thutmosis III, abilmente acquistato da Howard Carter.

Punta a base cava. Neolitico 7,000-4,500 BCE. Selce, zona del Fayyum. Ritrovata durante gli scavi della British School of Archaeology in Egitto, 1926. Metropolitan Museum di New York.

Punte con codolo, Neolitico, 5,200-4,000 BCE. Provenienti dalla zona del Fayyum, . Collezione privata.

Punta a base concava, Neolitico, 5,200-4,000 BCE. Selce marrone chiaro; Base profonda con intaglio a U, bordi seghettati, lavorazione su entrambi i lati. Proveniente dalla zona del Fayyum. Museum of Fine Arts di Boston

Punta a base concava, Neolitico, ca 5,000 BCE. Anch’essa proviene dal Fayyum ed è conservata al Museum of Fine Arts di Boston

Punta a base concava, Neolitico, ca 5,000 BCE. Selce marrone chiaro. Anch’essa proviene dal Fayyum ed è conservata al Museum of Fine Arts di Boston

Collezione di punte di freccia provenienti dalla struttura 07 di Ieracompoli. La punta centrale della fila superiore, che misura quasi 10 cm di lunghezza, potrebbe essere una punta di lancia oppure usata a scopi rituali

Punta con codolo del neolitico, circa 5,000-3,900 BCE. Dono personale di Herbert Winlock, che la acquistò nel 1909, al Metropolitan Museum di New York

Selce marrone, periodo predinastico, circa 3,500 BCE. Punta a base concava. Bordo seghettato, l’ala sinistra spezzata in fondo. Proveniente dalla collezione di De Barri Crawshay, proprietario di un’acciaieria gallese del XIX secolo appassionato di oggetti in selce, ora in collezione privata

Punta a base concava. Selce, probabilmente periodo predinastico o tardo neolitico. Questa grossa punta di freccia a base concava è stata accuratamente ritoccata su entrambi i lati e munita di denti affilati lungo i bordi. Queste punte sono caratteristiche soprattutto del Neolitico nella zona del Fayyum (V millennio BCE), ma sono comuni anche nel periodo predinastico (soprattutto il Badariano). Museo Egizio del Cairo

Una raccolta di 34 oggetti in selce del IV millennio BCE comprendente 19 punte di freccia e lancia (lunghezza della più grande: 13 cm). Da una collezione privata svizzera, andati all’asta da Christie’s nel 2015 per 2,000 £

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