Di Grazia Musso

Quest’opera predinastica è uno dei capolavori degli inizi dell’arte egizia.
Il manico d’avorio di ippopotamo presenta già alcune peculiari dell’arte egizia successiva.


Su un lato la successione degli eventi si svolge su due registri successivi, e mostra la lotta fra due gruppi di uomini; nei registri in basso i vedono i cadaveri fra le loro navi.
Sull’altro lato un personaggio barbuto in abiti mesopotamici, probabilmente ispirato da raffigurazioni su sigilli, riflette il tema del genio o dell’eroe, che doma le fiere.

Al di sotto di vedono cani domestici, leoni e stambecchi.

Naqada II (3800-3200)
Avorio
Altezza 25,5 cm.
Parigi, Museo del Louvre E 11517
Fonte:
Antico Egitto di Maurizio Damiano -Electa