Di Grazia Musso
Epoca predinastica, Naquada I, amarziano
Scisto
Altezza cm 31,5
Larghezza cm 7
Profondità cm 5
Gebelein
Lione, Museum d’Histoire Naturelle, 90000172
Gli oggetti risalenti alla cosiddetta epoca Naquada sono di grande qualità.
Alcune tecniche, come il taglio di alcune pietre dure, avevano già raggiunto un livello di perfezione e non furono mai abbandonate
Tra le produzioni artistiche del periodo, si distinguono due tipologie principali di statuette.
Accanto alle figure femminili spesso realizzate in terracotta, ritroviamo alcune effigi di uomini barbuti dalle linee semplificate e intagliate in vari tipi di pietra.
Il “barbuto” di Lione, ritrovato a Gebelein, a sud di Luxor, è un pezzo notevole: il viso forma una losanga nella quale sono rappresentati solo gli occhi.
Due incisioni disposte a spina di pesce segnalano la crescita della barba, o forse la bocca o il mento.
La testa è ricoperta da un copricapo che termina in forma di bulbo
Alcuni egittologi, probabilmente a ragione, vedono nel copricapo il prototipo della corona bianca che in seguito sarebbe divenuta l’attributo definitivo del sovrano dell’Alto Egitto.
Il corpo di questo uomo barbuto è delineato in maniera sommaria; ciò nonostante, il trattamento delle spalle potrebbe suggerire la presenza di una cappa drappeggiata oggi scomparsa.
Si trattava forse già del mantello che i sovrani dell’epoca storica indossavano in occasione del loro giubileo, lo Heb-Sed?
Fonti
I Faraoni a cura di Cristiane Xiegler – Bompiani
Bibliografia, Bovor, p. 87 I.F.
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